La Tenuta sorge nel cuore del complesso vulcanico “Somma – Vesuvio”, alle pendici del Monte Somma, e comprende vasti terreni tra le distese più fertili della zona interessando i comuni di San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma e Pollena Trocchia. L’area che unisce il Monte Somma al Vesuvio, detta “valle del gigante”, grazie all’origine vulcanica e alle temperature tipiche del mezzogiorno italiano, è una terra ricca di minerali che rende i prodotti qui coltivati dai sapori impareggiabili e dalle caratteristiche esclusive tanto da riconoscerli come vere eccellenze campane.
NEL LONTANO 1852
L’azienda agricola Manna, ha una tradizione storica che la vede impegnata nel settore agricolo da ben cinque generazioni,dal trisnonno Crescenzo nel lontano 1852 ad oggi, e che si è trasmessa di padre in figlio, attenendosi al rispetto delletradizioni senza trascurare l’aspetto innovativo e tecnologico. Motivo per cui rimane sempre un’azienda giovane ed al passo con i tempi. La Tenuta Manna, sorge alle pendici del monte Somma, parte integrante dell’apparato vulcanico campano e del Parco Nazionale del Vesuvio, ed è rinomata maggiormente per la produzione del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio e della famosa Pellecchiella.
DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE
Le testimonianze fotografiche ci riportano alla fine del XIX secolo, ma i racconti tramandati negli anni dagli avi confermano con certezza che la lavorazione e la coltivazione delle nostre terre ha radici ben più antiche.
La nostra famiglia ha scelto, di generazione in generazione, di proseguire la propria attività nel settore grazie alla conoscenza di tecniche tanto antiche quanto efficaci, instaurando un legame unico col territorio,segno degli anni e della tradizione.
LA VALLE DEL GIGANTE
Le Tenute comprendono vasti terreni nelle zone più fertili del territorio vesuviano, e precisamente tra San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma e Pollena Trocchia. L’area che unisce il monte Somma al Vesuvio, detta “Valle del Gigante”, grazie all’origine vulcanica e alle temperature tipiche del mezzogiorno italiano, è una terra ricca di minerali che rende i prodotti qui coltivati dai sapori impareggiabili e dalle caratteristiche esclusive.
D.O.P.
I prodotti coltivati sul suolo vesuviano sono da sempre riconosciuti come vere eccellenze campane. Non a caso l’UE, ai sensi del Reg. CE 501/06, col Regolamento n. 1238 del 11.12.09, hariconosciuto la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio”, che riesce in se a sintetizzare le caratteristiche e l’alta qualità del pomodoro coltivato nelle nostre Tenute. L’attenzione alla genuinità del prodotto e alla necessità di informare il consumatore su tutte le fasi della filiera alimentare, ci ha condotti a richiedere e rientrare nella Denominazione di Origine Protetta, potendo così garantire aiconsumatori la massima qualità, combinando al meglio le tecniche tradizionali agli standard nazionali ed europei. Dalla semina alla raccolta, si tiene conto della tradizione e dell’esperienza centenaria di chi ha creduto in queste terre, senza trascurare l’aspetto innovativoe tecnologico.
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO D.O.P.
Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è uno dei prodotti piùantichi e tipici dell’agricoltura campana. Tale denominazione raggruppa vecchie cultivar e biotipi localiaccomunati da caratteristichemorfologiche e qualitative più o meno simili, la cui selezione è stata curata nei decenni dagli stessiagricoltori. Le denominazioni di tali ecotipi sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Patanara” e “Principe Borghese”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.
Caratteristiche distintive: Le caratteristiche fisiche del prodotto riguardano la tipica forma ovale e leggermente puntiforme con frequente costolatura della parte peduncolare; il colore è rosso vivace; il sapore intenso e dolce/acidulo. Le peculiarità del“Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” sono l’elevata consistenza della buccia, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e alti solidi solubili che lo rendono un prodotto a lungaconservazione, durante la quale nessuna delle sue qualitàorganolettiche subisce alterazioni.
POMODORINO DEL PIENNOLO DEL VESUVIO D.O.P.
Metodo di conservazione: Uno degli aspetti peculiari che accomuna i frutti della zona vesuviana, legato essenzialmente alla tradizione, è l’antica pratica di conservazione a “pendolo”, dovuta all’abitudine di appendere i pomodori alle pareti o ai soffitti, riuniti in grappoli e legati con cordicelle di canapa, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno. E’ appunto il sistema di conservazione al “piennolo” che, favorendo una lenta maturazione, consente altresì una lunga conservazione, con laconseguente possibilità di consumare il prodotto “al naturale” fino alla primavera seguente. Zona di produzione: Secondo le disposizioni previste dal disciplinare del “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP”, l’area di coltivazione comprende l’intero territorio di alcuni comuni della Provincia di Napoli, tra cui san Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma e Pollena Trocchia – ove si estende la nostra tenuta; e parte del territorio del comune di Nola, secondo quanto indicato dal disciplinare stesso.